martedì 8 giugno 2010

Mondiali: Zuma crede in un Paese rivoluzionato


Non si chiuderà l'11 luglio. L'onda lunga dei Mondiali in Sudafrica avrà vita lunga, ripercuotendosi sul Paese per molti mesi, forse anni. Almeno questo è il pensiero del presidente Numa, padre padrone di uno Stato che ha bisogno di rigenerarsi su se stesso.
L'immagine della nazione "sarà completamente rivoluzionata e le strutture che abbiamo costruito potranno essere al servizio dello sviluppo sportivo ed economico della nazione".

Secondo Zuma, infatti, gli stadi e le nuove infrastrutture stradali costruite per l'occasione miglioreranno la vita dei cittadini e costituiranno un volano per attrarre investimenti dall'estero.

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